Il vegetale
Nel pomeriggio del 5 giugno 2018, come ogni martedì, noi ragazzi di Campi Sal.na abbiamo visto un altro film "Il vegetale" diretto da Gennaro Nunziante del 2018 che ha come protagonista Fabio Rovazzi. Egli è un neolaureato in scienze della comunicazione, milanese in cerca di lavoro. Figlio di un ricco e avido proprietario di una ditta Bruno Rovazzi, non può contare sull'aiuto del padre che lo definisce un incapace (appunto il vegetale). Fabio non parla con il padre da 5 anni per aver messo su un'altra famiglia appena dopo la morte della madre e condivide la casa con un suo amico pugliese Nicola. Egli fa dei colloqui che supera brillantemente ottenendo un lavoro <<nella pubblicità>>. In realtà si tratta di semplice volantinaggio. Nel frattempo la ragazza lo lascia per andare a fare la cameriera a Londra, e suo padre ha un incidente stradale con la sua compagna. Fabio si trova titolare della sua impresa con una sorellina a carico che a malapena conosceva, però non accetta i compromessi del padre e denuncia un tentativo di abuso edilizio che lo costringe a chiudere l'impresa del padre, liquidando tutto il personale e vendendo la casa paterna. Nel frattempo la ditta di volantinaggio lo cerca di nuovo perché si è dimostrato l'unico collaboratore onesto e gli propone uno <<stage>> in un paesino del centro Italia. Si trasferisce così speranzoso con la sorellina ma scopre che lo stage consiste nel raccogliere pomodori e svolgere altri lavori di bracciante agricolo. Nonostante le loro difficoltà, continuano a vivere la loro vita e qui Fabio conosce la maestra della scuola elementare di sua sorella Caterina e un personaggio locale di nome Armando a cui tutti danno rispetto, e che prende Fabio a sua protezione. Tra Fabio e Armando nasce una bella amicizia, e lo stesso Armando incoraggia Fabio a dichiararsi a Caterina. Il giovane milanese, in procinto di rivelare i suoi sentimenti scopre che la ragazza sta per sposarsi. Terminato lo stage e deluso sentimentalmente, Fabio torna a Milano, dove si ritrova a suo carico anche la madre di sua sorella nel frattempo dimessa dall'ospedale, e poco dopo anche di suo padre ormai sul lastrico che viene pure arrestato in seguito alla denuncia sporta a suo tempo da Fabio stesso. Poco tempo dopo il vecchio team dell'impresa del padre cerca di raggirarlo, ma lui non cede il terreno di sua proprietà: qui decide di mettere su un'impresa di prodotti biologici che grazie all'aiuto di tutti i suoi familiari e di Nicola ha un ottimo successo. Viene impiegato anche il padre, in permesso di lavoro durante la detenzione carceraria, il quale è costretto ad entrare nella mentalità di Fabio, della onestà al 100%. Poco tempo dopo si ritrova con la maestrina di cui si era innamorato, scoprendo che lei aveva lasciato il ragazzo con cui doveva sposarsi, e con la quale potrà finalmente avviare una storia. Questo film mi è piaciuto molto perché nonostante la presenza ingombrante del padre nella vita di Fabio, quest'ultimo è riuscito a superare i pregiudizi e a trovare la forza di adattarsi alla nuova situazione con onestà.