Fiumi di parole 04/05/2021 (7)

La zia l'accompagnò in giro per la casa per mostrargliela in tutti i suoi reconditi angoli. Le mostrò un quadro d'autore che rappresentava le donne con i colli lunghissimi, la biblioteca con la sedia a sdraio di pelle imbottita dove lei si immaginò sdraiata, immersa nella lettura di libri gialli, le tende di un cotone candido, delicate, dove dal basso salivano fino ad una certa altezza, i girasoli. Il lieve ondeggiare della stoffa di un vento dolce di primavera (eravamo ai primi di maggio) conferiva alla stanza un'intimità e gli odori dei campi dei tigli, alberi che cominciavano a fogliare, il profumo dei fiori delicati del giardino, curati con amore, alcuni candidi, altri colorati di un tono pastello; il bagno poi era uno spettacolo, un'enorme vasca da bagno con le candele profumate attorno al candelabro, il bagnoschiuma e gli olii odorosi di spezia e vaniglia simile all'albero del frassino. Il relax era completo, e siccome lei amava i libri gialli, leggeva le parole con la luce del candelabro e quella tenue delle candele.

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