La ruota Lecce, dall'Ospedale dei Gettatelli all'Ufficio degli esposti.
In passato vi era in Italia ed in particolare la città di Lecce, il problema dei bambini che appena nati venivano abbbandonati in quanto non potevano essere cresciuti dalle mamme perchè vi erano dei problemi. Infatti oltre alla povertà delle famiglie, i bambini erano abbandonati perchè frutto di errori commessi in gioventù oppure perchè erano stati concepiti fuori dal matrimonio. Per venire incontro a questo problema ed evitare che i bambini venissero gettati per la strada, fu istituita la ruota che consisteva in una bussola girevole di forma cilindrica di solito in legno che permetteva di collocare al suo interno, gli esposti, cioè i neonati abbandonati. Spesso vicino alla ruota vi era una campanella per avvertire di raccogliere il neonato e talvolta venivano inseriti nella ruota gioielli, documenti o altri segni distintivi da parte di chi lo aveva abbandonato per un eventuale successivo riconoscimento. A Lecce la ruota venne istituita in Via Antonio Galatea numero 5 ed aveva la funzione di accogliere gli esposti cioè i bambini abbandonati che venivano affidati alle cure delle balie. Con il passare del tempo questo sistema della ruota risultò superato e nel 1998 venne sostituita dagli "Uffici "di consegna" dei Trovatelli, anche detti Brefotrofio, che si trovava presso l'ospedale Santo Spirito rispondendo ai bisogni della moderna società. Con il regime fascista si passa poi all'Opera Maternità ed Infanzia situata presso viale Marche per giungere nel 1964 all' Istituzione del Centro Immaturi presso il vecchio ospedale Vito Fazzi di Lecce. Più recentemente a partire dal 1992 in tutte le città d 'italia venne piano piano inaugurata " la Culla per la vita" un dispositivo moderno che consentiva di accogliere e tutelare la vita dei bambini abbandonati
A.P.