Le mie considerazioni sull'immigrazione
Gli emigranti scappano dai paesi in guerra dove non vengono riconosciuti i più elementari diritti umani, ma si emigra anche per realizzare i propri obiettivi. Io stessa, mi sono spostata all'interno della mia nazione, dalla Val D'Aosta in Salento per necessità. Tra i tanti punti negativi che ho vissuto ci sono la lontananza dalla famiglia e il background diverso. L'adattamento ad un nuovo ambiente dipende dall'età. Avendo vissuto queste difficoltà credo che sia importante creare una rete fra gli emigrati perché c'è il rischio di non realizzare le proprie aspettative e dunque è importante il sostegno reciproco. Io sarei del parere che il mondo occidentale esporti gli aiuti nella loro terra. Questo secondo me porterebbe la fine delle guerre tra le varie etnie e permetterebbe loro di trovare un lavoro e di vivere insieme alle loro famiglie. Tutto questo è un'utopia e i corsi per l'apprendimento della nostra lingua sono fondamentali per l'inserimento dell'immigrato che bisogna considerare, non dimentichiamolo, una risorsa.