Madonna della Mercede
La festa della Madonna della Mercede si tiene a Campi Salentina a fine ottobre e risale al XVII secolo.
Merced è una parola spagnola che in italiano vuol dire Grazia. La vecchia fiera era occasione di scambio di alimenti e animali da traino o da allevare.. Nella vecchia fiera si vendevano I cereali. Un tempo si commercializzava anche lana, cotone, calzature, indumenti, strumenti per la casa, ceste e panieri intrecciati. La fiera era il mercato della vendita del bestiame. Nel 1979 è stato istituito l’ente fiera . Una gran quantitità di stand espositivi di merce di ogni genere occupano le vie di Campi Salentina. La chiesa della Madonna della Mercede in realtà è la chiesa di S. Stefano. L’antico mercato oggi si chiama Campinfiera, in cui è possibbile degustare alcune specialità della cucina tradizionale salentina.
Giuseppina Mazzotta
La Madonna della Mercede è protettrice dei Cristiani che sono stati aggrediti dal nemico turco. La festa è un evento antico e risale al XVII secolo. Nella fiera era possibile trovare animali da allevamento ed alimenti, si vendevano cereali e fichi secchi, conservati nei capasoni. C’era anche la lana, il cotone, le calzature. L’evento dura tre giornate e si può anche degustare la cucina tradizionale salentina ed inoltre c’è anche la sfilata dei carretti storici trainati da cavalli di diversa razza, con la premiazione del più bello.
Daniela Cappello
Alla fiera della Madonna della Mercede a Campi vengono coinvolti molti operatori commerciali provenienti da tutta la Puglia. Vengono venduti prodotti gastronomici, quali cereali, ceci, fave, piselli, fagioli, e si svolge la sfilata dei carretti trainati dai cavalli.
Angelo Belliggiano
La festa è antica, ha inizio nel 1797. Si vendevano fave, ceci, piselli, fichi secchi conservati nei capasoni. La fiera era come un grande supermercato nel quale comprare generi per la casa, come lana, cotone, calzature e indumenti. C’era anche il mercato degli asini, muli, cavalli, tutti animali utilizzati per lavori agricoli.
Antonio Pantalone
La festa si tiene a Campi Salentina e celebra la Madonna della Mercede, protettrice dei Cristiani aggrediti dai turchi, e si celebra la terza domenica di ottobre. Il credo religioso si è diffuso nel Salento nel corso del XV secolo, quando la penisola fu flagellata dalle invasioni turche e non a caso Merced è una parola spagnola che in italiano vuol dire Grazia. La vecchia fiera era un’occasione di scambio di alimenti e di animali, da traino o da allevamento. Si vendevano cereali, piselli, fagioli e altri alimenti essenziali. Oltre a questo, nella fiera si potevano acquistare lana, cotone, calzature, indumenti e strumenti per la casa. Da non perdere la sfilata di carretti storici.
Andrea Monferrini
La festa della Madonna della Mercede si tiene a Campi a fine ottobre. Nel 1797 i festeggiamenti religiosi si facevano separati ed erano manifestazione del culto popolare della Madonna. Nella vecchia fiera si vendevano cereali e le famiglie facevano la scorta anche degli alimenti essenziali dell’epoca. C’era la fiera mercato con vendita del bestiame, come animali da traino e animali come pecore, capre, conigli, maiali, pulcini e colombi.
Simona Coppola
La Madonna della Mercede viene festeggiata a Campi e nel Salento. Il culto religioso nasce dall’invasione turca ed in passato si usava lo scambio degli alimenti e degli animali. In passato si usava fare la scorta per l’inverno, mentre oggi hanno abbandonato il vecchio sistema, dando spazio alla nuova tecnologia, diminuendo il tempo e trovandosi avanti col lavoro.
Antonio Martina
Il credo religioso della Madonna della Mercede si diffuse nel Salento nel corso del XV secolo, quando la penisola era flagellata dai turchi. A Campi Salentina si festeggia e si organizza anche una fiera in suo onore, Nella fiera si vendeva bestiame, ma anche cereali, lana, cotone, calzature e indumenti. La chiesa della Madonna della Mercede è in realtà la chiesa di santo Stefano, nella quale è stato consacrato un altare alla vergine della Mercede.
Chiara Quarta
A Campi Salentina c’è una festa tradizionale, la festa della Madonna della Mercede, che si festeggia a fine ottobre. Questa festa è un evento molto antico, risalente al XVII secolo, quando Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli, autorizzò la manifestazione. Nella vecchia fiera si vendevano I cereali e le famiglie facevano la scorta per il periodo invernale di fave, piselli, fagioli e altri alimenti.
Cosimo Greco
La festa della Madonna della Mercede si tiene a Campi a fine ottobre protettrice dei Cristiani aggrediti dai turchi, festeggiamenti che si celebrano sin dal 1797. Il culto religioso si diffuse nel Salento nel corso del XV secolo, quando la penisola fu attaccata dalle invasioni turche; Mercede infatti significa Grazia. Durante la fiera le famiglie facevano la scorta per il periodo invernale di legumi e altri alimenti. Un tempo si commercializzava anche lana, cotone, calzature, indumenti, strumenti per la casa; con l’andare del tempo le esigenze sono cambiate.
Rosanna Faggiano
La festa della Mercede si tiene a Campi a fine ottobre. La festa ha origini molto antiche, risale al XVII secolo. Nella fiera vengono commercializzati gli alimenti e gli animali da allevare. Nella fiera si vendevano cereali, era possibile comprare anche fichi secchi contenuti nei capasoni.
Giuliano Lorenzo
La fiera della Madonna della Mercede ha origini assai antiche, risale fin dal 1797, all’epoca c’erano i turchi. Pian piano si è evoluta alla vendita dei legumi si è aggiunta la vendita di cereali. Oltre ai legumi e cereali si vendevano i fichi secchi, messa nei grandi capasoni. Ancora si vendevano gli animali da traino, agricoli, e altri da allevare. Con il tempo si è evoluta, gli animali sono sempre meno poichè sono subentrate le macchine agricole. Alla fiera di Campi, partecipa gente da tutti i paesi. L’antico mercato si chiama “Campinfiera”. Infine abbiamo i prodotti gastronomici e la sfilata dei carretti storici, con cavalli di diversa razza, dove il più bello verrà premiato.
Monica Spagnolo
I festeggiamenti della Madonna della Mercede, protettrice dei Cristiani aggrediti dai turchi, si svolgono a metà ottobre. Questi festeggiamenti risalgono al 1797 quando Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli appose il sigillo reale e diede conferma pubblica a questa manifestazione e la data scelta fu la terza domenica di ottobre. La festa inizia con i fuochi artificiali, il sindaco che taglia il nastro nei pressi della Chiesa con i cittadini festanti. Il giorno seguente inizia la fiera, si celebra la Santa Messa e in processione viene portata la statua della Madonna nella cappella della Chiesa Matrice. Nella terza giornata anche i residenti dei paesi limitrofi si aggiungono ai festeggiamenti popolari, animando la fiera. Caratteristica in questa giornata la sfilata dei cavalli. A conclusione della festa, un Salve Regina accoglie il rientro della Madonna.
Sabrina Caragnulo