LE ASSONANZE INCATENATE
Uscendo dal castello presi l’ombrello
e dentro le cave mangiavo le fave.
Nel secchiello misi il nasello,
ma stavo grave: vedevo la trave!
E all’interno del girello infine vidi un uccello.
(Fabio Solazzo)
È bello salire sulla nave e guardare un uccello
che si posa proprio sul terrazzo dove ci sono dei bambini
che imparano a camminare col girello.
Ma ci sono anche degli operai che aggiustano una trave
e dei pescatori che hanno preso un nasello.
Ad un tratto una cosa grave:
mia madre pulisce le fave
mentre pregando a Maria dice Ave.
Tra poco piove, preparate l’ombrello,
qui bisogna vivere da Regine e Re nel nostro castello.
(Monica Spagnolo)
Bello andare sulla nave con a bordo più di un uccello,
grave passare dalle cave a raccogliere le fave.
Per aprire l’ombrello non serve come l’Ave Maria saperlo,
c’è un posto per noi tutti all’interno del castello.
(Anna Caretto)
È bello andare in giro su di una nave guardando gli uccelli
che volano cinguettando.
È bello vedere i bambini al mare con un secchiello
che giocano con la sabbia.
La trave sta nella casa e non è un fatto grave,
un po’ come chi mangia fave.
(Chiara Quarta)
All’interno di un castello
Viveva un Re bello
Che usciva sempre con l’ombrello
All’interno di un secchiello.
Poi successe un fatto grave mentre trangugiava fave:
a Giulio Cesare disse “Ave!”,
s’imbarcò sopra una nave
in compagnia di un nasello
e di un variopinto uccello.
(Marco Rizzo)