Il viaggio della mia vita
Sono Andrea, ho 35 anni. In poche righe vi racconto la mia vita da bambino, adolescente e giovane. La mia infanzia è stata felice e serena, di quel periodo mi è rimasto nel cuore il professore Costantino Metrangolo, molto attento alle difficoltà di noi ragazzi. Un insegnante con teorie molto aperte. Oltre allo studio si praticava lo sport, ci insegnava il valore della patria, facendoci conoscere le canzoni patriottiche del passato, facendo rivivere a noi ragazzi il periodo di guerra passato dai nostri nonni. Lasciando le scuole elementari il mio ricordo e la mia nostalgia è per questo insegnante e per i compagni che sono andati tutti via in cerca di lavoro. Per quanto riguarda l’adolescenza in classe ho incontrato nuovi compagni, la mia famiglia mi ha scritto all’ACR (Azione Cattolica Ragazzi), con a capo don Mimino Vetrugno .
Un grande prete molto dolce e autorevole al bisogno, per motivare i ragazzi a frequentare la Chiesa che organizzava viaggi. Siamo stati in Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Roma. in questo contesto ognuno d noi aveva il compito di essere autosufficiente per sè e per un compagno piu piccolo. In questi viaggi si è sviluppato un grande rispetto e una grande umanità tra adulti e ragazzi. Sono stati degli anni molto belli e spensierati, ma ad un certo punto don mimino ci dovette lasciare, il vescovo lo chiamava a Surbo, un paese che aveva bisogno di evangelizzazione. Io e tutta la comunità ne fummo addolorati, non si poteva fare niente a farlo ritornare. La mia giovinezza l'ho trascorsa tra I.T.C. Olivetti di Lecce, doposcuola, piscina, karate. I primi anni sono stati privi di entusiasmo, perchè avevo poca voglia di studiare, la mia famiglia mi aiutò a frequentare il doposcuola privato. Raggiunto il quinto anno, tra paure, emozioni, ricordi, raggiunsi il diploma. I ricordi piu belli sono quelli della palestra di karate, sport di arti marziali e autodifesa, con a capo il maestro D’Agostino Gabriele insegnante tecnico di quinto dan, persona forte e autorevole nell’insegnamento della sua disciplina. Raggiunto il conseguimento della cintura e finito questo periodo. A questo punto della mia vita, dopo un periodo con un piccolo disturbo, desidero in primo luogo stare bene in salute, meglio di quanto stia, che ci sia lavoro per tutti, essere auto-sufficienti, in tutti i sensi. In questo momento cosi duro e difficile del nostro paese bisogna essere ottimisti, con un po’ di ottimismo tutti vivremmo meglio.