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La leggenda di Francavilla Fontana

L'inverno del 1520 fu una stagione freddissima e il gran gelo aveva pregiudicato fortemente la vita anche degli alberi piu robusti. Il 23 gennaio una copiosa nevicata distrusse tutti gli alberi d'ulivo.Tutta la cittadinanza si riunì in preghiera  nella chiesa della Madonna della Fontana chiedendo una sua intercessione. Fu cosi grande la devozione e la fede che,  terminata la messa solenne nel 24 gennaio, la neve si sciolse e gli alberi d'ulivo rinverdirono come "se non fosse stato mai nè gelo  nè neve.

La leggenda di Francavilla

L'inverno del 1520, fu una stagione freddissima e il gran gelo aveva pregiudicato fortemente la salute non solo delle piante, ma anche degli alberi piu robusti. Il 23 gennaio una copiosa nevicata distrusse tutti gli alberi d'ulivo. Tutta la cittadinanza si riunì in preghiera nella chiesa della Madonna della Fontana, chiedendo una sua intercessione. Fu così grande la devozione e la fede, che terminata la Santa Messa il 24 gennaio, la neve si sciolse miracolosamente e gli alberi d'ulivo rinverdirono come "se non fossero stati mai intaccati dal gelo e dalla neve.

La casalinga nel passato

Il gruppo si reca ad intervistare un’anziana nonnina per conoscere gli antichi mestieri che una casalinga svolgeva. Quando era giovane  si recava, per guadagnarsi da vivere,  in campagna a lavorare il tabacco: prima di andare a lavorare si occupava delle faccende domestiche, si preparavano le “cofane”( catini di terra cotta che venivano usati per fare il bucato), l’acqua  si prendeva con le “menze” alla fontana e si usava la cenere dellu fucalire” come detersivo.

Il Museo della Stampa

Il nostro viaggio continua nell’esplorare le vecchie tecniche di stampa, casualmente il gruppo della redazione “Fiori di carta” è stato informato che esiste a Lecce nella Piazzetta “Duca di Atene” il museo della stampa, dedicato alla storia della tipografia dove sono stati ricostruiti i processi e le tecniche di stampa dai caratteri mobili al desktop publishing”, o tipografia digitale. Fondatori sono i fratelli Martano, figli del cav. Salvatore, che nel 1930 fondò in città una fiorente tipografia, che oggi continua la sua attività nella zona industriale.

Il Castello Carlo V e la sua leggenda

In una giornata piovosa di dicembre la redazione M.O.L. "Fiori di carta" si ritrova dinanzi alla "Porta del Reale" per incontrare il Dott Leo, la guida che ci accompagnerà durante il percorso. L'imperatore Carlo V D'Asburgo, nel 1539 emanò l'ordine di demolire il vecchio baluardo principesco, risalente al medioevo, per far costruire una nuova fortezza, con tecniche di architettura militare. I lavori furono affidati a Gian Gicomo dell'Acaya, ingegnere del Regno di Napoli. La forma dell'edificio è quadrangolare ed ha  quattro angoli, dai quali si  ergono i quattro bastioni.

Il mio viaggio a Peschici

Dal paesino si vedeva il mare, ma il gruppo ha preferito trascorrere in piscina il pomeriggio, per poi andare al ristorante "il Trabucco". Al mattino siamo partiti per andare a vedere gli scavi archeologici di Vieste che mi hanno affascinato, poi via, alla volta di  Manfredonia dove abbiamo visitato il castello Aragonese con il suo fossato.
 Questa tappa a Manfredonia mi ha arrichito culturalmente e, lo ribadisco,  è stata un’esperienza indimenticabile.

 

Il Viaggio

Quando ho visitato  visto la mostra fotografica sono sbalordita per la bellezza delle foto. Mi è rimasta impressa  quella della lumaca, che cammina lenta e quando c’è brutto tempo, come ho visto nella foto,  si chiude nel suo guscio,  poi si rialza, e prosegue il suo cammino cioè il suo viaggio

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