Riserva Naturale del WWF Le Cesine: Intervista a Giuseppe De Matteis

Le equipe del CSM di San Cesario di Lecce e del C.D. di Lequile hanno organizzato una visita guidata al Parco naturale delle Cesine. Un tempo le Cesine non si presentavano come sono oggi, ma facevano parte di una vasta palude che partiva da Brindisi e si estendeva sino ad Otranto. Una zona considerata da tutti malsana: infatti la presenza della zanzara anofele determinava grossi problemi in termini di salute. Alla fine dell’800 cominciava la bonifica dell’area. Il grande lavoro di sensibilizzazione verso la salvaguardia e la conservazione della zona furono coronati da importanti risultati: nel 1979 le Cesine divennero Oasi WWF Italia e nel 1980, per decreto ministeriale, furono dichiarate Riserva Naturale dello Stato, e venne assegnata al WWF Italia la gestione dell’area. Studi e ricerche svolti o promossi nel corso degli anni dal WWF permisero alle Cesine di essere riconosciute come ZPS (Zona a Protezione Speciale) per via delle nidificazioni di diverse specie animali e SIC (Sito di Interesse Comunitario) grazie alle specie animali e vegetali iscritte nelle varie liste presenti nell’area, oltre che palestra straordinarie di educazione alla conoscenza ed al rispetto della natura.

WWF, 50 anni a difesa dell’ambiente, perché nasce, come nasce, quando nasce?

Il WWF nasce 50 anni fa in Svizzera, dalla necessità di considerare aspetti che fino ad allora non erano stati presi in considerazione: la salvaguardia e il rispetto della natura. Nel corso degli anni è cresciuto espandendosi anche in altre nazioni, ed è divenuto l’associazione ambientalista più grande e più importante del mondo.

Il WWF di Lecce gestisce solamente le Cesine?

Il WWF, a livello mondiale, ha il compito di tutelare le specie in via di estinzione. In Italia, invece, gestisce le riserve naturali. la riserva naturale dello stato denominata “Le Cesine” è stata istituita il 13/08/1980, dall’allora ministero dell’Ambiente.

Come è organizzato a livello locale il WWF?

Il WWF Italia si occupa della realizzazione di progetti per la salvaguardia delle aree protette. Nel Salento ci sono due realtà: il WWF Salento e il WWF Terra d’Otranto. Le due associazioni portano avanti numerosi progetti riguardanti il rispetto e la salvaguardia della natura. Scopo fondamentale è quello di “educare” a fruire di questi luoghi rispettandoli. La riserva delle Cesine è l’unica, in Italia, ad avere il sostegno di ben 7 agenti del corpo forestale dello stato.

Le Cesine sono aperte dalla mattina alla sera o c’è un orario ben preciso?

Sono aperte dalla mattina alla sera, ma chi desidera venire a visitare la riserva deve comunicare il giorno e l’orario. A volte si organizzano delle visite guidate notturne che permettono di considerare degli aspetti molto interessanti e misteriosi della natura.

Il comportamento dei cittadini si sta modificando?

Nell’economica si è sviluppata una nuova tendenza: la Green Economy (economia verde) che va dall’uso delle forme di energia alternativa alla gestione dei parchi, dall’educazione al rispetto della natura. Cresce sempre di più il numero di persone animate dal proposito di salvaguardare l’ambiente.

Gli operatori della riserva sono mossi esclusivamente dalla propria sensibilità personale o hanno una preparazione specifica?

Ognuno di noi ha un suo percorso. Tutti si sono avvicinati al WWF partendo da una propria sensibilità che si è sviluppata nel corso degli anni, diventando una formazione professionale specifica.

Lei cosa pensa dell’utilizzo dei pannelli solari come fonte di energia alternativa?

Noi abbiamo bisogno di una certa quantità di energia, dobbiamo capire da dove possiamo prenderla senza creare danni all’ambiente. Il sole è una grande fonte di energia che andrebbe utilizzata senza deturpare il paesaggio. Io ritengo che la soluzione migliore sarebbe quella di applicare i pannelli solari sui tetti delle abitazioni, non sul territorio.

Qual è il messaggio educativo del WWF?

Il rispetto della natura si attiva praticando delle piccole accortezze quotidiane: ad esempio non gettare oggetti per strada, utilizzare la bici e non l’auto.

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