Ti amo in tutte le lingue del mondo
Mercoledì 21 novembre 2018, noi ragazzi del Centro Diurno e della C.R.A.P. di Campi Sal.na, abbiamo visto il film: “Ti amo in tutte le lingue del mondo”, diretto e interpetrato da Leonardo Pieraccioni del 2005. Gilberto Rovai, insegnante di educazione fisica in una scuola di Pistoia, decide di preparare una festa con i suoi amici più cari per festeggiare il compleanno della moglie. Quando la donna sta per entrare in casa, risponde a una telefonata e, dalla sua conversazione, tutti scoprono che ha un’amante. Gilberto divorzia dopo tre anni di matrimonio, andando a vivere col fratello, bidello della sua stessa scuola, Cateno. A un anno dal divorzio Gilberto, ancora da prof. di educazione fisica, si trova a dover gestire una infatuazione della sua alunna Paolina, che gli lascia biglietti con scritto “Ti amo in tutte le lingue del mondo” e gli manda continui messaggi; Gilberto rimane imbarazzato anche per le ramanzine del preside della scuola che, oltre a non nutrire simpatia per lui, è convinto che i due abbiano una relazione e lo minaccia di trasferirlo a Borgo Buggiano. Una sera il prof., convinto dal collega Anselmi decide di passare una serata erotica in una villa di scambisti. I due decidono di scambiarsi le chiavi degli appartamenti e, per caso, Gilberto scopre la ex moglie nella stanza. Disgustato, decide di andarsene e, mentre va alla sua auto, vede una donna che litiga con un uomo: beccandosi un ceffone da lui, si offre di riportare a casa lei, Margherita. Tra i due nasce una simpatia e, ottenendo il numero di telefono, inizia a frequentarla. Così una domenica Margherita invita Gilberto a pranzo e si viene a scoprire che sua figlia è proprio Paolina, la quale sapeva della relazione della madre con un uomo, ma non conosceva chi fosse. L’incontro a sorpresa tra i due ha effetti devastanti: Gilberto sviene e viene portato in ospedale mentre Paolina reagisce molto male e litiga con la madre. Il professore poi va a consultarsi con l’amico psicologo Bellucci, il quale sostiene che Paolina sia attratta da lui perché lo identifica con il padre che non ha mai conosciuto; Gilberto parla con Margherita per chiedere spiegazioni. La donna rivela che il padre di Paolina non è morto, ma che i due non si erano rivisti per molto tempo dopo che lei era rimasta incinta e al loro successivo incontro egli era diventato frate e lei non aveva avuto il coraggio di dire la verità. Gilberto, convinto da Anselmi, contatta frate Massimo, gli rivela la notizia e ne provoca lo svenimento. Inizialmente il frate non sentì di assumersi il ruolo di padre, ma dopo diversi giorni decide di conoscerla. I due si organizzano per un incontro informale con Paolina. Durante la serata però, Massimo non riesce a dire la verità a Paolina, così finge di essere stato un amico del padre. Così Paolina è più serena per aver saputo di più sul conto di suo padre.Margherita venuta a conoscenza dell’incontro, decide di dire la verità alla figlia. Il giorno dopo la ragazza se la prende con Gilberto ma poi si sfoga con lui davanti alla scuola piangendo sulla sua spalla. Il preside li vede e pensa che sia una conferma sulla voce della relazione fra i due, e così Gilberto viene obbligato ingiustamente a trasferirsi a Borgo Buggiano. Un giorno, dopo sette mesi dal suo trasferimento, Margherita fa una sorpresa a Gilberto durante il ricevimento dei prof. Margherita gli rivela che Cateno le ha portato di nascosto le tante lettere che Gilberto le scriveva, ma che non aveva avuto mai il coraggio di spedirle. La donna decide di trasferirsi anche lei a Borgo Buggiano per stare con lui, così i due si uniscono dandosi un bacio mentre invece Paolina ha trovato il suo amore nel figlio dello psicologo Bellucci, dal quale Gilberto le aveva consigliato di andare. Nel vedere questo film, io mi sono molto impegnato per seguire le varie vicende dei personaggi, ma alla fine mi è piaciuto perché mi ha fatto conoscere la realtà di oggi attraverso i vari intrecci sentimentali.