La signora dello zoo di Varsavia
Martedì pomeriggio, 5 febbraio 2019, presso il C.D. di Campi Sal.na, c’è stata la proiezione del film storico girato nel 2017 “La signora dello zoo di Varsavia”. Nel 1939 Antonina Zabinski e suo marito Jan Zabinski, direttore dello zoo di Varsavia, cercano di difendere gli animali dello zoo dall’abbattimento minacciato dai tedeschi per recuperare carne da macello durante l’invasione della Polonia, all’inizio della seconda guerra mondiale. Un ufficiale tedesco, Lutz Heck, nominato da Hitler supervisore dello zoo, promette ad Antonina che si impegnerà a salvare degli animali dall’abbattimento, con lo scopo di avvicinarsi alla donna e sedurla. Jan è molto geloso che la moglie si lasci corteggiare e la rimprovera spesso. Heck, zoologo, è impegnato nei tentativi di riprodurre un animale estinto, l’uro, incrociando vari tipi di bovini. Dopo l’inizio dei rastrellamenti per deportare gli ebrei grazie alla copertura dell’attività nello zoo e della fiducia accordata loro dai nazisti, i due coniugi prelevano centinaia di ebrei dal ghetto di Varsavia e li nascondono nella propria casa e nelle cantine retrostanti le gabbie degli animali, fornendo loro falsi documenti fingendo essere operai dello zoo. Nel 1944 con i soldati russi alle porte durante la rivolta di Varsavia, la città viene messa a ferro e fuoco e Jan partecipa ad azioni di guerriglia contro i nazisti. Durante una di queste Jan viene ferito e arrestato. Heck intanto scopre l’inganno degli ebrei nascosti e fatti fuggire, vedendo dei disegni sulle pareti delle cantine. Tuttavia risparmia la vita ad Antonina e al figlioletto della coppia. Alla fine della guerra la vita riprenderà il proprio corso e lo zoo sarà ricostruito. Questo film mi ha fatto molto riflettere perché nonostante gli orrori della guerra, ci sono state delle persone coraggiose e di grande umanità che hanno messo in pericolo la loro stessa esistenza per salvare la vita a molti ebrei. Martedì pomeriggio, 5 febbraio 2019, presso il C.D. di Campi Sal.na, c’è stata la proiezione del film storico girato nel 2017 “La signora dello zoo di Varsavia”. Nel 1939 Antonina Zabinski e suo marito Jan Zabinski, direttore dello zoo di Varsavia, cercano di difendere gli animali dello zoo dall’abbattimento minacciato dai tedeschi per recuperare carne da macello durante l’invasione della Polonia, all’inizio della seconda guerra mondiale. Un ufficiale tedesco, Lutz Heck, nominato da Hitler supervisore dello zoo, promette ad Antonina che si impegnerà a salvare degli animali dall’abbattimento, con lo scopo di avvicinarsi alla donna e sedurla. Jan è molto geloso che la moglie si lasci corteggiare e la rimprovera spesso. Heck, zoologo, è impegnato nei tentativi di riprodurre un animale estinto, l’uro, incrociando vari tipi di bovini. Dopo l’inizio dei rastrellamenti per deportare gli ebrei grazie alla copertura dell’attività nello zoo e della fiducia accordata loro dai nazisti, i due coniugi prelevano centinaia di ebrei dal ghetto di Varsavia e li nascondono nella propria casa e nelle cantine retrostanti le gabbie degli animali, fornendo loro falsi documenti fingendo essere operai dello zoo. Nel 1944 con i soldati russi alle porte durante la rivolta di Varsavia, la città viene messa a ferro e fuoco e Jan partecipa ad azioni di guerriglia contro i nazisti. Durante una di queste Jan viene ferito e arrestato. Heck intanto scopre l’inganno degli ebrei nascosti e fatti fuggire, vedendo dei disegni sulle pareti delle cantine. Tuttavia risparmia la vita ad Antonina e al figlioletto della coppia. Alla fine della guerra la vita riprenderà il proprio corso e lo zoo sarà ricostruito. Questo film mi ha fatto molto riflettere perché nonostante gli orrori della guerra, ci sono state delle persone coraggiose e di grande umanità che hanno messo in pericolo la loro stessa esistenza per salvare la vita a molti ebrei.