Rudiae nel passato
Il Salento fu abitato da popoli che hanno lasciato forti caratteri identitari come la lingua, le diverse forme delle ceramiche delle trozzelle, ma soprattutto il sistema degli insediamenti. Infatti si nota la diversità tra quello messapico e quello greco nel loro impianto. In un’area molto ristretta erano presenti tre insediamenti antichi: Cavallino, un abitato indigeno di età arcaica risalente al periodo messapico con le fortificazioni a blocchi squadrati; Rudiae che assume un ruolo dominante nel territorio dopo il decadimento della città di Cavallino nel V secolo a.C. Nel corso del IV secolo a.C. l’abitato di Rudiae viene munito di una cinta muraria che racchiudeva un’area di ca. 100 ha. Nell’età romana Rudiae perde molta della sua importanza e l’area occupata si riduce notevolmente concentrandosi nelle zone attigue all’anfiteatro ed alle altre strutture pubbliche nel vicino fondo “acchiatura”. Alla prima metà del III secolo, nonostante avesse il ruolo di municipium e l’iscrizione della cittadinanza alla tribù Fabia, Rudiae perde gradualmente importanza a favore della vicina Lupiae (Lecce). Nell’età augustea Lecce acquisisce un ruolo di primo piano in tutta l’area, vengono costruiti il teatro, l’anfiteatro, le terme pubbliche, il foro ed edifici di culto e strutture produttive e artigianali. Questi tre siti, ubicati a breve distanza tra loro, costituiscono uno straordinario sistema storico archeologico definito il “sistema delle tre città” che indica nel corso del tempo le ere che ogni città delimita: Cavallino il periodo arcaico, Rudiae quello classico ed ellenistico e Lupiae quello romano.