San Nicolò e Cataldo
Il 13 ottobre io e i miei amici della Redazione "Fiori di Carta" ci siamo recati a visitare la Chiesa di San Niccolò e Cataldo e il convento degli Olivetani. Essa è una memoria storica dell'epoca medievale ed è ubicata fuori dalle mura urbiche della città. All'interno sul soffitto erano presenti degli affreschi, mentre sulle navate di sinistra e di destra abbiamo osservato gli altari con le preziose tele e statue dei Santi. La guida ci ha mostrato la lapide di Ascanio Grandi che era un poeta leccese. Da una porticina siamo entrati nel chiosco degli Olivetani dove abbiamo ammirato la struttura realizzata nel 1559 e impreziosita da un baldacchino retto da colonne tortili corinzie. Questo convento dopo la soppressione di molti organi religiosi è stato utilizzato come ospizio per i mendicanti. Solo nel 1985 l'edificio viene affidato all'Universita di Lecce, la quale l'ha restaurato e ne ha fatto un centro culturale.