Lecce antica e la sua storia

ll 3 dicembre è iniziato il nuovo percorso di «Fiori di Carta» sui borghi antichi medioevali in Puglia. Il gruppo della redazione si è ritrovato a Porta Napoli per andare a visitare la Chiesa dei SS. Nicolò e Cataldo, fondata ai tempi dei Normanni. Risalendo per via Palmieri siamo andati in Piazza Duomo: qui la Dottoressa Genoese, la nostra guida, ci ha illustrato su delle antiche mappe topografiche l'ubicazione  della Cattedrale e del  Campanile all’epoca del secolo sei- settecento, spiegandoci  la storia di Lecce nelle varie epoche storiche.

Lecce  Romana
La Lecce più antica è quella romana le cui vestigia si possono ammirare in Piazza Sant’Oronzo dove è ubicato  l’Anfiteatro Romano e dove anticamente era situato il mercato dei fiori. Gli archeologi salentini stanno realizzando degli scavi per riportare alla luce dei reperti archeologi del Monastero Medioevale

Lecce nell’Alto Medioevo.

Dopo la caduta dell’Impero Romano Lecce  ha patito dei lunghi  periodi di crisi economica e demografica.  Le guerre subite da Lecce sono quella Greco/Gotica, Bizantina e Longobarda; nel 549 ha patito il saccheggio degli Ostrogoti e nel 553 Lecce non è più sede vescovile. Nel Salento si susseguono continui attacchi e invasioni da parte di Saraceni, Ungari e Slavi.
Tra il IX° ed il X° secolo nel Salento vi è la lotta tra Bisanzio ed i Saraceni. Nel 925 dopo Cristo, i Saraceni distruggono Oria invadendola. In questo periodo della città di Lecce  non si attestano nessuna notizia se non del  quartiere nella zona di Porta Rudiae che presentava  un tipico assetto urbanistico labirintico di derivazione islamica con strade a zig-zag, vicoli ciechi, cortili privatizzati e sfalsati secondo la  consuetudine del diritto islamico.

Lecce nel Basso Medioevo.

Nell’anno 1000 l’impero Bizantino riconquista la Puglia, breve fase disturbata dagli attacchi dei Saraceni e dalla vittoria dei Normanni.

Lecce nell’età Normanna.

Dalla vittoria di Guiscardo, duca di Puglia, detto l'Astuto  Lecce è piegata completamente sotto il dominio dei Normanni nell’anno  1047, poi nel 1057 viene eletto con rito latino  il Vescovo Teodoro. Lecce diventa contea con a capo il Conte Tancredi, che diventa Re di Sicilia. Tra il secolo XI e il secolo XII vi è la ricostruzione di chiese, conventi, palazzi e le mura della città. Le mura della città furono rinforzate e subirono in questo periodo varie ristrutturazioni verso il porto di San Cataldo. L’anfiteatro romano fu usato, prima come roccaforte, per fa parte poi delle mura nel secolo cinquecentesco di Carlo V. Nel 1114 viene ristrutturata la Cattedrale e la Piazza; alle spalle della cattedrale si innalza  «il palazzo dei Conti» che ha uno stretto contatto con la Chiesa del Duomo. Nel 1156-57 la città fu distrutta da Guglielmo I Re di Sicilia, ostile a Tancredi D’Altavilla, che solo con Guglielmo II potè ritornare in città ; nel 1169 Tancredi diventò  Conte di Lecce per poter iniziare la scalata al potere che lo porterà  tra il 1190-94 ad essere eletto Re di Sicilia.

Lecce nell’età Sveva.

Il re Ferdinando nacque dall'unione tra Guglielmo II e Costanza D'Altavilla  e successe a Tancredi, che morì in giovane età e non ebbe figli. Ferdinando  si appropriò anche del suo leggendario tesoro stimato, probabilmente fin dall’inizio con una certa esagerazione, in più di un milione di ducati.

Lecce ebraica.

Durante il periodo Angioino grazie allo sviluppo economico, Lecce ospitava una cospicua comunità ebraica nel quartiere detto “Pittagio di San Martino” dove oggi sorge la Basilica di Santa Croce. Solo con l’avvento degli Enghien, che trasformarono Lecce in una meta ambita per chiunque avesse interessi commerciali, la città accoglie favorevolmente anche personaggi fuggiti da altre città. Negli Statuti di Maria d’Enghien gli ebrei paiono perfettamente inseriti e rappresentano il 12 % della popolazione, anche se a partire dal1440 avranno luogo alcune restrizioni nei loro confronti fra le quali l’obbligo di essere marchiati. La morte di Giovanni Antonio segna un momento di crisi economica aggravato dal diffondersi di una epidemia di peste. Sono documentati in questo periodo vari atti di intolleranza e attacchi contro gli ebrei. Alla fine del xv secolo un inasprimento della crisi economica culminerà con nuovi atti di intolleranza anche a causa del radicarsi di una identità cristiano cattolica. Nel 1494 si registra uno attacco ed una invasione della giudecca con distruzione della sinagoga. Al suo posto verrà costruita una chiesa dedicata a santa Maria dell’Annunziata. Il quartiere di San Martino cambiò destinazione: vennero costruiti palazzi, e sotto Carlo V°, iniziarono i lavori della Basilica di Santa Croce