Mille possibili trame: Incipit
Una nuova attività vede coinvolta la nostra redazione: il gioco "Incipit". Esso consiste nello sviluppare una trama scritta partendo da un incipit, appunto, uguale per tutti e proseguendo il racconto sulla base delle immagini che compaiono su sei dadi. Nel caso in questione, abbiamo dovuto dividere la redazione in due gruppi (gruppo 1 e gruppo 2) e dunque i dadi del primo gruppo avevano immagini diverse rispetto ai dadi del secondo gruppo.
Questi gli elaborati.
Incipit
1950: Walter è un amabile padre di famiglia e dirigente di un’azienda di frigoriferi ma non si rende conto che sua moglie e suo figlio abbiano la stessa faccia.
Gruppo 1
Walter nel 1950 inventò la lampadina che è stato il boom dell’invenzione, usava il martello per poter mettere i chiodi e tutto era magia. Walter usava la mappa per navigare sia nello spazio. È libero dove decide lui e non si rende conto che sua moglie e suo figlio sono uguali. Walter inventò anche il frigorifero e c’era un omino che era impiccato ad un grande albero che era il segno per spaventare i passeri.
Anna Caretto
Un incidente aereo successo anni prima danneggiò infatti il cervello di Walter, rendendolo incapace di riconoscere i volti. Ma, al di là di questa serissima problematica che affliggeva Walter, la domanda è: perché sua moglie e suo figlio hanno la sua stessa faccia?
Era una notte di luna piena, con poche nubi nel cielo, quando Walterino, il figlio di Walter, nel tentativo di riparare la porta di legno dello scantinato, trovò una vecchia mappa del tesoro, così mandò al diavolo la porta da riparare e disse alla madre di seguirlo alla ricerca del tesoro (il padre era ad un convegno dal titolo “La lampadina all’interno del frigorifero: è davvero così utile?”).
Ma la madre non lo seguì e Walterino si incamminò da solo alla ricerca del tesoro, ma giunto sul posto non trovò nessun tesoro, bensì un’antica carta recante una maledizione in runico (che ovviamente Walterino non conosceva minimamente, faticando già in inglese!).
La maledizione recitava così:
“A te che hai fatto tanta via
per arrivare fin qua,
una notizia lascia che ti dia:
tu e tua madre avrete per sempre
la faccia di tuo papà”.
Marco Rizzo
Ci è voluto molto a costruire tutto, hanno viaggiato tanto in aereo, in tutto il mondo, hanno tribolato ed hanno passeggiato a lungo in un paesaggio deserto, lunare. Che bella idea hanno avuto! Magari avessero vinto qualcosa!
Monica Spagnolo
Una notte di settembre, mentre riparava uno dei frigoriferi dell’azienda al quale si era fulminata la lampadina interna urtò forte la testa. Si sentiva intontito e cominciò a vagare verso casa e una volta lì finalmente si rese conto dell’aspetto di sua moglie e suo figlio. La cosa lo spaventò ed il trauma gli fece ricordare che in realtà li aveva creati lui. Durante un viaggio in Argentina, grazie ad una mappa vinta a carte, aveva trovato la formula della clonazione e non avendo ancora trovato moglie decise di crearla da sé, clonando se stesso in forma femminile e di conseguenza il figlio nacque identico a loro.
Federico Marra
Gruppo 2
Tutto è cambiato. C’è stato un colpo di fulmine per Walter che ha cambiato la sua vita: ha letto un giornale e ha fatto un concorso per entrare in aeronautica militare e ha preso il volo, cambiando il suo lavoro nel bene e nel male. La sua famiglia, madre e figlio, mentre stavano mangiando non l’hanno presa bene e hanno cambiato subito espressione del volto perché avrebbe dovuto lasciare la famiglia da sola e partire per l’America, per gli Stati Uniti, per una vita migliore a fare il pilota d’aereo utilizzando i pulsanti dei comandi. La fortuna e il destino non so dove lo porterà.
Alessandro Quarta
Deve pagare le bollette per la casa, altrimenti si arrabbia e siccome vede uscire del fumo dal camino cerca di spegnerlo mentre mangia un panino e il campanello suona e lo disturba: era il postino a portare brutte notizie, cioè la bolletta del gas che era aumentata.
Cosimo Greco
Fulminato dalle bollette da pagare se ne scappò via triste e spaventato mentre mangiava un panino e leggeva il giornale. Ad un tratto il suono del campanello: il postino ha una raccomandata ed in seguito per la rabbia decise di cambiare città.
Giampaolo Schiavone
Un giorno, durante un temporale, Walter è colpito da un fulmine e questo lo fa arrabbiare, tanto che dopo un po’ gli fa venire molta fame. Quindi, dopo aver mangiato un panino, una coscia di pollo e una mela, comincia a riflettere sui vari argomenti, sul bene e sul male che governano il mondo. Poi legge il giornale e va a dormire, dopo aver schiacciato il pulsante della lampada.
Maria Cristina Ingrosso
Walter con la faccia arrabbiata si dirige in posta per pagare le bollette, ma il pulsante che permetteva di entrare nella porta di sicurezza della posta si era rotto a causa del temporale, così Walter pensò dentro di sé che la giornata non poteva andare peggio e così, prima di rientrare in casa, si fermò in un bar e mangiò un cornetto ed esclamò alla ragazza che lo servì “Alla faccia di chi mi vuole male!”.
Antonio Greco