Leggendo il Libro Cuore - Il trafficante
Il padre del ragazzo chiamato Garoffi vuole che sia più amichevole, cioè che porti i compagni a casa sua. Domenica va a passeggiare con Votini. Garoffi è il figlio di un droghiere è un tipo molto avaro, così lo riconoscono i suoi amici. A scuola gli piace studiare aritmetica e appena finita la scuola vorrebbe aprire un negozio. Il padre finge di leggere la gazzetta e lo sta a sentire e si diverte. Quello che sta a cuore a Garoffi è la sua collezione di francobolli, che considera la sua vera fortuna, tanto che i suoi compagni gli danno dell’avaro. Coretti addirittura dice che lui non aiuterebbe nemmeno il padre se ne avesse bisogno, ma lui ha quella passione e nonostante tutto ha anche un cuore.
Sabrina Caragnulo
C’è un ragazzo di nome Garoffi, è magro, con il naso curvo e con gli occhi piccoli ed è furbo. Racimola ogni cosa, anche francobolli usati e fa anche mercatini e lotterie. Ha un quaderno dove segna i suoi affari e i compagni gli danno dell’avaraccio e dell’usuraio. Il padre dice che ha quella passione ma anche un cuore. Considerazione personale: Io sono molto tirchia con i soldi e gelosa delle mie cose.
Anna Caretto
Garoffi è figliolo di un droghiere, conta sempre i soldi in tasca e gli ramucchia nel libretto della cassa di risparmio. Raccoglie di tutto: penne, francobolli usati, spilli, colaticci di candele. Sono due anni che raccoglie francobolli e ne ha centinaia di ogni paese. A scuola non studia l’aritmetica e appena finirà aprirà un negozio di commercio nuovo che ha inventato lui. Ha sempre le tasche gonfie della sua mercanzia, ma la cosa che ha più a cuore è la collezione di francobolli. I compagni gli danno dell’avaraccio, dell’usuraio; Coretti, il figliuolo del rivenditore di legna, ha detto che non darebbe i francobolli neanche per salvar la vita a sua madre. Il padre di Garoffi: “Aspetta ancora per giudicarlo, egli ha la passione ma ha cuore”.
Alessandro Quarta
In questa storia il padre vuole che ogni giorno venga a trovarlo uno degli amici del figlio: domenica con Votini, un altro con De Rossi, un altro giorno ancora Garoffi. Il personaggio di questo racconto è un po’ tirchio, ma risparmiatore. A scuola non studia l’aritmetica e se desidera la medaglia lo fa solo per entrare gratis al teatro delle marionette. Gioca a barattaregli oggetti e a venderli come i bottegai, infatti appena finiti gli studi aprirà un negozio nuovo. Il padre lo difende, dicendo che anche se ha passione, ha cuore. Un consiglio nella vita: siate risparmiatori, che tirchi non si sa mai, almeno quello che risparmi ti ritrovi, ma chi sperpera in denaro non cava un ragno dal buco!
Monica Spagnolo
A me piace risparmiare e poi spendere tutti i miei soldi perché ne ho avuto sempre bisogno
Angelo Belliggiano
Mio padre voleva che ogni giorno di vacanza facessi venire un compagno, o che vada a trovarlo, per farmi amico di tutti. Oggi è venuto Garoffi, quello lungo, con il naso a becco di civetta. Egli conta i soldi e ci ha un libretto della Cassa di risparmio. Non spende mai un soldo. Dice De Rossi: “tutto quello che trova (francobolli, spilli, candele), tutto raccatta”. Alla scuola non studia l’aritmetica, ma a me piace ed abbiamo giocato a fare il mercato coi pesi e le bilance. Appena finiscono le scuole, vuole mettere un mercato. Egli ha le tasche gonfie delle mercanzie e quello che gli sta più a cuore è la collezione di francobolli. I compagni gli danno dell’avaro, io gli voglio bene perché mi insegna tante cose. Considerazioni: io cerco di risparmiare e non sono spendacciona, cerco di mettere qualcosa da parte per vivere in tranquillità.
Daniela Cappello
Il risparmio è molto importante, perché ti permette nell’arco della vita di affrontare tutte le difficoltà che ti vengono incontro. Bisogna spendere sì, ma in maniera oculata.
A. P.
Questa è la storia che parla di un ragazzo, il cui padre vuole che ogni giorno di vacanza, faccia venire a casa uno dei suoi compagni o lo vada a trovare per farselo amico. Intanto a casa era venuto Garoffi, un ragazzo alto e magro con il naso a becco di civetta e con gli occhi piccoli e furbi. Lui da due anni raccoglie francobolli, ma viene preso in giro perché troppo avaro. Io penso che l’avarizia sia una parola molto brutta, perché una persona con il suo denaro fa quello che vuole, perché una persona con il suo pagare va dove gli pare.
Andrea Monferrini
Un giovane è spinto dal padre ad invitare i suoi compagni per farsi molti amici. Un giorno lo viene a trovare Garoffi, alto e magro, che commercia in tutto, anche con il baratto. Compra a uno e rivende a quattro, fa una raccolta di francobolli che avrebbe poi rivenduto al libraio quando sarebbe stata completata. Sfiora l’avarizia, perché non spende mai e se gli cade un centesimo lo cerca per una settimana. Risparmiava, gli confidò un giorno, per metter su un negozio di commercio. Io sono sempre stata una spendacciona e mio marito anche, finché abbiamo realizzato nella vecchiaia che dobbiamo avere qualcosa da parte che però si è assottigliato per le spese obbligatorie, le operazioni e le malattie.
Giusy Sapegno
Mio padre diceva di invitare un amico ogni giorno, per farmi degli amici. Garoffi è un risparmiatore di tutto, come francobolli di qualsiasi genere. Le mie riflessioni: non sono una che spende molto, ma nello stesso tempo i miei fratelli mi aiutano nel risparmiare e mi danno solo lo stretto necessario, perché in alcuni periodi sono spendacciona, cioè non rifletto quanto spendo per il cibo.
Simona Coppola
Il risparmio è importante; non spendere molti soldi è essenziale. Io sono risparmiatrice. Adesso sto risparmiando per comprare le sigarette.
Giuseppina Mazzotta