L'intelligenza artificiale
Abbiamo parlato dell’intelligenza artificiale ed abbiamo letto che Richard Feynman, premio Nobel per la fisica, nel suo libro Il Senso delle Cose ci spiega il significato della scienza e parla di come da un po’ di tempo tutti noi siamo presi dalla tecnologia, da quell’intelligenza artificiale di cui tanto si parla sui giornali e nelle televisioni. L’intelligenza artificiale in materia di assistenza sanitaria, scuola e giustizia, dovrebbe superare le capacità umane, con l’obiettivo di rendere il mondo più giusto. Abbiamo parlato di un altro programma, chiamato Deep Blue, che nel 1997 sconfisse il campione di scacchi Kasparov. Questo programma poteva esaminare 200 milioni di posizioni al secondo. Il problema di questa innovazione è che si rischia di perdere tanti posti di lavoro. Io penso che i robot servano per facilitare il lavoro, ma il personale umano deve esserci per poter intervenire in caso in cui la macchina sbagli.
Andrea Monferrini
Con l’evoluzione tecnologica si aprono le porte verso l’intelligenza artificiale. Questa funziona con gli algoritmi e chiaramente le emozioni sono escluse. L’intelligenza artificiale verrà via via applicata nel campo della giustizia, della scuola ecc. Con l’introduzione dell’IA ci sarà una perdita di molti posti di lavoro, perché quei lavori ripetitivi verranno sostituiti dalle macchine. Da una parte dunque potrebbe servire a svolgere tutti quei lavori che l’uomo da solo non potrebbe svolgere, dall’altra potrebbe svilupparsi a tal punto che saremo noi umani ad essere governati dalle macchine.
A. P.