LEGGERE FA BENE ALLA SALUTE?
Dicono che leggere faccia molto bene alla salute e a rivelarlo sono stati molti studi scientifici. Leggere un libro rallenta la frequenza cardiaca e abbassa lo stress. I lettori sono più creativi, hanno una maggiore capacità di giudizio e la mente più elastica. I lettori comprendono meglio lo stato d’animo e le emozioni altrui e hanno una migliore memoria. Uno studio pubblicato su Neurology ha sottoposto a un test 294 anziani e si è scoperto che la lettura aiuta molto chi soffre di demenza senile, migliora la capacità di concentrazione e, secondo gli psicologi, leggere serve a disintossicarsi dai telefonini. I bambini che leggono socializzano meglio e sviluppano meglio linguaggio e abilità intellettive. Arricchiamo così il nostro bagaglio culturale e leggere prima di dormire ci fa dormire meglio.
(Sabrina Caragnulo)
Quest’articolo riguarda la lettura. Leggere fa bene, stimola la mente a concentrarsi e infatti io credo che bisognerebbe farlo più spesso. Leggere migliora i rapporti socio-affettivi e ci allontana da tutto ciò che è multimediale. Per quanto riguarda i bambini, leggere con i propri genitori migliora il rapporto socio-affettivo che c’è con loro. Leggendo socializziamo meglio con i nostri amici, perché siamo più socievoli e meno aggressivi.
(Monica Spagnolo)
Io parlo di me e quando leggo, ricordo quello che ho letto. Faccio il riassunto da sola, ho la capacità di interpretare il libro e, se sono tesa, con il libro mi calmo. Dice questo articolo che chi legge un buon libro sviluppa la capacità di memoria e di concentrazione. Chi usa tablet o telefonini prima di dormire riduce il sonno di venti minuti a notte. Ed inoltre, leggere aumenta le capacità di scrittura.
(Anna Caretto)
Secondo gli studi, leggere fa bene alla salute, perché migliora la memoria, si sta più attenti e migliora l’empatia. Inoltre riduce lo stress e si socializza meglio. Da alcune autopsie fatte su persone che leggevano abitualmente, è emerso che l’area del cervello deputata alla memoria era preservata meglio.
(Fabio Solazzo)