Il Castello di Ceglie Messapica
Il nostro studio sui castelli medievali di Puglia prosegue con la visita a Ceglie Messapica, un comune di 20.000 abitanti della provincia di Brindisi. Si estende tra l’altopiano delle Murge, la valle d’Itria e l’Alto Salento tra i 133 m. e i 382 m. di altitudine. Il territorio è caratterizzato da costruzioni chiamate "specchia": esse sono state costruite con la sovrapposizione di lastre di pietra a secco e si pensa che la loro costruzione risalga al periodo Messapico. Utilizzate come posti di vedetta, e allo stesso periodo appartengono mura e muraglioni che costituivano il sistema difensivo della città. All’interno della città sono state ritrovati i templi e le necropoli da cui provengono le iscrizioni su pietra, le monete, i vasi Messapici e reperti vari conservati nel museo. Sono qui conservati anche oggetti risalenti al paleolitico: un calco della grotta delle iene mostra il ritrovamento di ossa di lupo, bue, cervo, daino e cavalli non addomesticati. Nelle numerose cavità sono state ritrovate numerose asce di pietra levigata. Il castello ducale di Ceglie Messapica è un maniero e alcuni suoi elementi architettonici risalgono all'epoca normanna. La costruzione come la vediamo oggi risale al secolo XV ad opera della famiglia San Severino che conferì al complesso le caratteristiche di una fastosa dimora nobiliare, a scapito dell’originaria fortezza militare. Il perimetro comprende tre torri circolari collegate da cortine murarie e su tutto domina un bastione quadrangolare alto 34 m. coronato da un cornicione munito di merli, barbacani, piombatoi costruiti da Francesco San Severino. Ai piedi del castello si sviluppò il centro storico Messapico- medievale con le sue strette vie e bianche case. Da qui si può osservare tutto il basso adriatico e il canale d’Otranto.