L'illusione di un'amicizia
Inserito da Redazione il Friday, 3 May 2019Io penso che l'amicizia sia un'illusione, perché ho pochi amici però mi auguro di trovarne altri.
Io penso che l'amicizia sia un'illusione, perché ho pochi amici però mi auguro di trovarne altri.
Io con molto interesse ho letto il libro "De tranquillitate animi" di Seneca, un personaggio della filosofia e della drammaturgia dell'età romana imperiale; e quello che mi ha colpito maggiormente durante la lettura sono state le metafore che utilizzava nelle sue opere. Seneca paragonava i momenti di confusione umana al mare in tempesta e l'animo dell'uomo raggiunge la sua quiete quando il suo equilibrio sarà sempre uguale senza mai sollevarsi o deprimere. Questa sarà la tranquillità.
Cara Roberta quando ti ho chiamato, tu stavi in ospedale perché avevi avuto un piccolo intervento. Io ti volevo molto bene e quando venivi a Campi, noi trascorrevamo i nostri momenti di svago al Centro Diurno. Quando sono rientrato, ho appreso da mia sorella che eri volata tra gli angeli. In quell'istante il mio cuore si è fermato. Io insieme a tutti i nostri operatori e amici ti pensiamo sempre e per me sarà difficile dimenticare i momenti trascorsi insieme.
Dopo aver letto il De tranquillitate animi di Seneca ho compreso che l'uomo nella vita dev'essere impegnato e nello stesso tempo deve realizzare il proprio perfezionamento morale. Seneca consiglia al suo amico Anneo Sereno di vivere una vita lontana dai vizi senza mai perdere la calma interiore.
Seneca è stato un filosofo e un politico Romano dell'età imperiale. Secondo lui il tempo riconquistato doveva essere utilizzato per le attività nobili. La vita secondo Seneca doveva essere vissuta intensamente; il presente è il momento irripetibile del destino dell'uomo, è l'unico mezzo per non dipendere dal futuro. "Vivi adesso e cogli l'attimo".
La solidarietà è insita nelle persone con animo gentile e altruistico che considerano il mondo un posto, dove tutti possono vivere agiatamente con lo stesso livello sociale. Invece sulla terra, ci sono delle persone estremamente ricche e altre a vari livelli di povertà. Il più basso è quello di coloro che sono definiti barboni: I senza tetto che posseggono un solo cappotto e un cane per amico.La nostra sensibilità dovrebbe almeno nelle giornate più fredde aiutare queste persone per dargli la possibilità di vivere un momento d'amore.
Per me fare solidarietà significa non compiere un'elemosina, ma amare con sincerità il prossimo.
Essere solidali verso gli altri o compiere un atto di solidarietà significa condividere anche quel poco che si ha perché compiendo questo gesto gratifica chi lo adempie e aiuta il prossimo, in questo caso la persona che ha il minimo di sopravvivenza.Calarsi nei panni dei meno sfortunati, anche se loro non hanno niente da darci, noi con il nostro atto li rendiamo meno emarginati rendendoli felici.
Aiutare gli altri a sorridere può essere un atto che ti procura felicità. Qualsiasi gesto d' amore verso gli altri, secondo me, ti aiuta a superare i propri limiti per aprire le porte del cuore alle esigenze del mondo con una semplice carezza e un semplice sorriso.
La solidarietà può essere un mezzo per dare un aiuto a chi soffre, ma spesso questo non viene compreso. Aiutare una persona che soffre è un modo per far capire che la vita è un dono prezioso e quindi bisogna saperlo sempre coglierlo. Questo può essere un insegnamento di amore verso il dolore di alcune persone troppo sfortunate.