Editoriale di Luca Spagnolo

Nella presentazione del primo numero di questo nostro magazine, nell'assolvere il piacevole dovere di raccontare ai nostri lettori quale fosse la filosofia della redazione, rammentai il motto di dar voce a chi non ha voce. Ricordando queste parole, non si può non richiamare alla memoria un nome: quello di Antonio Uccio Reggio, fondatore e primo presidente dell'Associazione Nuove Speranze, che da sempre ha speso il proprio impegno e le proprie forze per la promozione e la valorizzazione di una cultura sociale e solidale, capace di combattere e abbattere lo stigma e l'isolamento che colpisce le persone con disagio psichico.In questi giorni Uccio ci ha lasciati dopo una lunga e debilitante malattia. Ma non ci ha lasciato la sua forza e il suo insegnamento, la sua voglia di credere in una società più accogliente e attenta e l'impegno di contribuire a realizzarla. Siamo consapevoli che quest'intento non sia facile da realizzare e che la strada da percorrere sia ancora tanta, di fronte a noi, ma Uccio ci ha insegnato la pazienza e la fiducia, il coraggio e la perseveranza, e nel suo ricordo e nel suo nome, nel nostro piccolo, ci impegneremo ancor di più. Perchè dai nostri Fiori di Carta possano nascere i germogli di una società dove tutti abbiano una voce senza che ci sia bisogno di qualcuno che lotti per farla sentire.

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