Il coro dei non udenti che canta con le mani

Pensate che nel mondo trecentosessanta milioni di persone nel mondo vivono una condizione di disabilità. A Roma c’è un’associazione composta da persone non udenti che cantano con le mani, chiamata “Il coro delle mani bianche”. Nel coro sono presenti varie fasce di età e chi cura il progetto ha spiegato che l’esperienza che vivono queste persone è molto importante per ciò che riguarda la socializzazione.

(Anna Caretto)

Quello che abbiamo letto nell’articolo mi ha fatto riflettere sul fatto che non siamo tutti uguali. Ci sono persone che hanno difficoltà nel sentire, altre con disabilità motorie, ad esempio. Saper accettare queste diversità è importante, così come è importante condividere le emozioni di queste persone. La musica, tema principale di questo articolo, unisce queste persone e gli dà sensazioni positive.

(Giuliano Lorenzo)

Nell’articolo che abbiamo letto abbiamo affrontato i problemi dell’accessibilità e dell’inclusività. Attraverso l’esprimersi con le mani, un progetto curato dallo psicoterapeuta Infantino, queste persone imparano a cantare. Proprio in prossimità delle festività natalizie, sono stati organizzati diversi concerti. Io credo sia un buon progetto, senza divieti, senza barriere. Dobbiamo capire che, anche con le nostre differenze, siamo comunque tutti uguali.

(Monica Spagnolo)

Purtroppo nella vita non c’è tutta questa sensibilità verso le persone con disabilità. Ad esempio, una persona che vive sulla sedia a rotelle non riesce a fare le normali attività quotidiane, a causa della presenza delle barriere architettoniche. Io credo che nella vita ci dobbiamo rispettare tutti, perchè siamo tutti uguali e discriminare è sbagliato.

(Raffaele Romano)

Circa trecentosessanta milioni di persone nel mondo vivono in una condizione di disabilità. A Roma c’è un’associazione formata da persone con disabilità di tipo uditivo che cantano con le mani. Tramite questo coro c’è inclusione, perché la musica rende tutti uguali. Con la musica si esce dall’isolamento ed è molto importante.

(Sabrina Caragnulo)

Nella società di oggi ci sono persone meno fortunate, che non sentono ma sanno comprendere e farsi comprendere con il linguaggio dei segni. C’è molta discriminazione, anche quando ad esempio nei bar si incontrano persone che fanno battute su queste persone. Tutto questo per me è sbagliato, così come è inaccettabile che in tanti paesi ancora non siano state messe a norma tante strutture con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

(Fabio Solazzo)

Secondo me nel mondo servirebbe più inclusività e più rispetto verso le persone meno fortunate di noi e questo si potrebbe ottenere imparando quei gesti e quei linguaggi che ad esempio le persone non udenti usano per farsi comprendere.

(F. F.)

Il concerto con le mani parla della perdita dell’udito di alcune persone e anche le emozioni fanno parte della musica.

(Mirko Margarito)