La città di Venosa
Sul nome di Venusia l'ipotesi che raccoglie maggiore credito è quella che ritiene la città fondata in onore della dea dell'amore, Venere. Fu fondata probabilmente dai Pelasgi, il popolo rappresentante della civiltà Micenea. Nel 291 a. C. Venosa divenne una colonia romana, e a partire da questa data Venosa si eleva a "Municipium" (città romana) che estese il diritto di voto e di cittadinanza romana. Nel 65 a. C. Venosa dette i natali al letterato Quinto Orazio Flacco, e solo nel 114 d. C., con la deviazione della Via Appia, iniziò la sua decadenza. Questa, si aggravò con la caduta dell'impero romano e l'invasione dei barbari. Infatti, nel V secolo Venosa fu dominio degli Ostrogoti, nel 553 fu ceduta ai Bizantini,nel 568 ai Longobardie infine ai Saraceni ,i quali la dominarono per ben quindici anni.Con l'arrivo dei Normanni ci fu finalmente una fioritura culturale di Venosa ,prima fu feudo e poi divenne principato. Nel 1611, il contrasto creatosi tra il potere locale e la chiesa, procurò a Venosa la sorte di "città scomunicata"che il 4 Aprile
1967, per decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, Venosa fu fregiata dal titolo di città. Il castello fu costruito là dove sorgeva l'antica cattedrale. L'aspetto originario del castello era ben diverso da quello attuale. Nato con funzione difensiva, si
trasformò da fortezza in residenza signorile, per poi diventare museo.