Salento. Questo sconosciuto?
Quando penso al Salento mi viene in mente la distinzione operata da Hegel tra bello artistico e bello naturale. La preminenza viene assegnata assolutamente alla bella arte, perchè questa è il frutto dell'immaginazione creativa, dell'attività interiore, della libertà dello spirito.
Se noi osserviamo il barocco leccese siamo colpiti dall'esplosione e dalla ridondanza delle forme artistiche. Tutto ciò è espressione dell'attività e dell'estro degli artisti, cioè della loro creatività spirituale. Anche per quanto riguarda il bello naturale, il Salento è dotato di un paesaggio suggestivo. Il suo mare ha poco da invidiare ai Caraibi. Importanti centri balneari come Otranto, Gallipoli, Torre dellíOrso, Porto Cesareo, d'estate sono letteralmente presi d'assalto.
Il problema è che siamo sospesi tra un presente che corre vorticosamente con la Rete e Facebook e un passato che ci ha lasciato problemi insoluti come il ritardo e l'arretratezza economica rispetto al Nord; insomma, la più che secolare questione meridionale. Queste realtà che coesistono nello stesso tempo possono portare ad una scissione, ad una lacerazione dell' Io.