Sport: il calcio

Il calcio è da sempre lo sport più amato dagli italiani. Eppure negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Si percepisce quasi un affievolimento dell'antica passione per questo sport, un seppur minimo distacco da questo mondo spettacolare. Certamente oggi il calcio è diverso. I tifosi, il pubblico e alcuni tra coloro che in questo mondo ci vivono non ne sono entusiasti. Più che l'amore per lo sport, il sano agonismo, il desiderio di vincere, di essere i più forti, tra i calciatori serpeggia una smaniosa voglia di denaro. I presidenti dei club spendono cifre da capogiro per ingaggiare i calciatori più gettonati del momento, ingaggi da milioni di euro. Ed ecco lo spettacolo che ci offre il calcio! Per sapere cosa pensano su questo argomento persone che il calcio l'hanno vissuto e lo vivono abbiamo intervistato Pasquale Bruno, Giuseppe Luceri, Fabrizio Miccoli e l'allenatore Giuseppe Bruno (mesciu Pinu). Tutti nati e cresciuti a San Donato, un paese che conta poco più di 5000 abitanti. San Donato è diventato noto nel mondo del calcio poiché è il paese che ha dato i natali al maggior numero di calciatori professionisti in rapporto al numero di abitanti. Pasquale, Giuseppe e Fabrizio ci hanno raccontato di aver dato i primi calci ad un pallone da piccolissimi, giocando per strada con gli altri bambini. Hanno amato il calcio, lo amano e ne hanno fatto il loro sogno, il loro obiettivo nella vita. Sottolineano tutti i sacrifici che hanno fatto pur di arrivare a giocare a livello professionistico. Pur di non perdere una seduta di allenamento Pasquale e Giuseppe facevano l'autostop per recarsi sul posto. Giuseppe a 15 anni, dopo la scuola, andava a lavorare per non chiedere i soldi ai genitori e per potersi spostare per gli allenamenti. G. Bruno, che allena i bambini, ci dice :
"I bambini di ieri avevano il sogno di arrivare in alto e facevano sacrifici per realizzarlo. Oggi vogliono divertirsi, vogliono giocare subito e non sopportano lo sforzo fisico propedeutico ad una partita".  "I ragazzi di oggi non sono motivati e tante volte non hanno lo spirito di sacrificio necessario". Pasquale pensa che nei giovani di oggi la passione, la motivazione e lo spirito di sacrificio siano scarsi anche perchè i ragazzi hanno tanti stimoli e distrazioni in più (computer, play-station) rispetto al passato. Inoltre si avvicinano al calcio per la voglia di apparire più che per passione. Alla domanda riguardante le differenze tra il calcio che loro hanno vissuto e quello di oggi, hanno risposto toccando due argomenti importanti. Giuseppe ha messo in evidenza il fattore economico: "Prima si giocava per passione e per la gloria, oggi si gioca per i soldi. Girano troppi soldi nel mondo del calcio". Dalle sue parole si evince chiaramente l'idea che il denaro abbia sporcato questo sport. Pasquale firmò il suo contratto con la Juventus senza sapere quanto avrebbe percepito, per la sola soddisfazione di giocare nella squadra per la quale aveva sempre tifato. Sicuramente oggi è difficile, se non impossibile trovare esempi di questo tipo. P. ci ha risposto: "Il calcio di oggi è esagerato. Troppo spettacolo e pochi campioni. Troppa televisione. Troppi scandali". Lo spettacolo di cui parla P., ovviamente, non è quello di una bella partita, combattuta e avvincente, ma quello degli sponsor, degli ingaggi milionari, delle inutili polemiche televisive. Fabrizio non poteva essere presente alla nostra intervista, perciò lo abbiamo contattato telefonicamente. Lui ci ha detto che, non avendo vissuto il calcio di ieri, non può fare un confronto. Lui ama il calcio, ha realizzato il suo sogno, però esprime un desiderio: "Vorrei che fosse uno sport pulito, senza tanti scandali, senza doping". G. B. ci ha spiegato che, per far rinascere nei giovani la passione vera e profonda per il calcio, è necessaria l'educazione, E' necessario che i ragazzi abbiano nei genitori le loro figure di riferimento, non nei modelli, talvolta negativi, proposti dalla televisione. Noi condividiamo il desiderio di F. e speriamo che i ragazzi che si avvicinano al calcio coltivino una passione sana e ìpulitaî in modo tale che questo sport torni ad essere come un tempo!

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