Riflessioni
Inserito da Rosella Vigilante il Saturday, 30 January 2021L'odio divide le persone
l'amore e la pace è
una musica dolce,
che unisce i popoli.
L'odio divide le persone
l'amore e la pace è
una musica dolce,
che unisce i popoli.
Nella mia famiglia c'è tanta pace perchè tutti andiamo daccordo e cerchiamo di superare qualsiasi problema. Nella mia vita è sempre presente la fede ,ma dinanzi ad alcune brutture sociali divento intollerante ,perchè condanno certi comportamenti umani.
La pace,per me, è quella interiore..............
L'amore unisce i popoli
L'odio è un sentimento che procura angoscia e tristezza.
La pace è possibile ottenerla perchè in questo marasma c'è qualcuno che lavora in silenzio e con tanto amore .
L'odio divide le persone :femminicidio,violenza,razzismo e guerre. La pace e l'amore in questi termini non esistono,sono lontane da un mondo che si spera scompaia. L'amore ,la pace lenisce le ferite e cura le piaghe di una mano mozzata, di un arto perso. Dona pace interiore e in silenzio lavora per una dolce musica che unisce i popoli.
Nella lettura del libro "Il colore delle cose fragili" l'autrice attribuisce a ogni colore un significato emotivo: il nero è il colore che mi ha colpito maggiormente perché è il colore della verità. La verità per me è un valore molto importante, mi aiuta a stere meglio con me stesso, e con la mia coscienza, mentre le bugie mi creano un senso di colpa.
Dopo la lettura del libro "Il colore delle cose fragili" io preferisco parlare del colore blu, quello dell'amore. Io amo la natura perché quando faccio giardinaggio mi rilassa e mi allontana dai miei problemi.
Leggendo il libro "Il colore delle cose fragili" mi ha colpito il colore nero, quello della verità perché, io a volte, occulto a me stessa la verità e ricavo i comportamenti sbagliati che danneggiano la mia salute come per esempio la mia alimentazione.
Durante l'intervista sono rimasta affascinata dalla storia di Brizio. Il Re ordinava ai figli di gettare in mare i propri padri quando compivano cinquant'anni perché considerati anziani. La morale di questo racconto è: "Che tutto l'oro del mondo vale meno dell'acqua che cade nel momento opportuno".
L'intervista della Dottoressa Stefanelli ha soddisfatto il mio bisogno di conoscenza con quello che ci ha narrato durante l'intervista. In particolare mi ha interessato il folclore Salentino che con i "cunti" e i "culacchi" di una volta ho conosciuto storie a me sconosciute. Nella sua casa ci ha raccontato che c'era un grande camino dove si siedevano dentro. Suo padre gli raccontava tante storie, tra le quali una che diceva che il Re faceva buttare nel mare le persone di cinquant'anni, perché anziane. Un giorno padre e figlio si recarono sulla stessa roccia e il padre iniziò a piangere.