La tela racconta (2)
Inserito da Redazione il Thursday, 22 July 2021Riflessioni sul quadro Il figlio dell’uomo di Renè Magritte:
Riflessioni sul quadro Il figlio dell’uomo di Renè Magritte:
Riflessioni sul quadro Al Mouline Rouge di Henry De Toulouse - Lautrec.
Un gruppo di amici si incontra in un locale per chiacchierare e trascorrere un po’ di tempo giocando a carte. Dalla scena si evince un momento di spensieratezza, le donne sono ben vestite e curate come anche gli uomini, ma è strano che indossano al tavolo il cilindro. In questo dipinto è prevalente il colore giallo.
Rosella Vigilante
I colori, i soggetti, gli ambienti raffigurati sulla tela possono suscitare emozioni differenti da quelle che l'autore ha voluto rappresentare. Partendo da questo assunto, "La tela racconta" non è altro che la descrizione emotiva individuale di un dipinto, dalla quale emergono contrastanti visioni e differenti punti di vista. Lo stesso quadro osservato da due o più persone diverse assume forme e significati diversi.
Faceva freddo, molto freddo, quella notte ad Amsterdam. Erano le undici e trentacinque, la nonna ed il nonno avevano aspettato a lungo che Frank con la moglie e la bambina tornassero dal mercato, dove avevano una bancarella. Entrati a casa si misero subito a tavola, che la fame era tanta e la stanchezza pure. La nonna iniziò a versare il thè caldo per tutti, mentre la nuora dava ad ognuno la sua razione di patate. C'era famiglia, c'era il cibo, c'era lo stare insieme. La convivialità, un pasto da condividere. Pace.
Osservando il quadro di Van Gogh "I mangiatori di patate" noto che intorno a un tavolo c'è una famiglia seduta perché devono consumare la loro cena. La mamma, il padre, la nonna e il nonno e la piccola bambina chiacchierano in attesa di ricevere una fetta di torta di patate. In quel tempo la povertà dilagava e i famigliari dovevano dividere le porzioni tra di loro e bevevano del caffè caldo.
Osservando il quadro mi colpisce la tristezza dei volti e degli occhi, la povertà della casa e la famiglia che divide il pranzo tra tante persone. La casa è antica e viene illuminata da una lampada sul soffitto. Per me questo quadro rappresenta la povertà degli anni del 1800.
Il dipinto di Van Gogh ritrae la vita dei contadini che è scandita unicamente dal duro lavoro, e mostra uno dei momenti più intimi e importanti di una famiglia: la cena. C'è una famiglia riunita intorno a un tavolo che mangia patate e beve caffè. Il padre è appena tornato dal lavoro e la moglie gli ha preparato per cena delle patate mentre la nonna e il nonno bevono del caffè caldo. La piccola luce ad olio permette di far vedere i duri lineamenti dei protagonisti, infatti ognuno di loro ha un espressione triste e provata dal duro lavoro svolto nei campi.
I personaggi del quadro di Van Gogh "I mangiatori di patate" raffigurano la scena della cena. La famiglia dopo essere tornata dal lavoro nei campi mangia una torta di patate e sono felici di condividere quel momento. Questo quadro rappresenta come si viveva nell'Ottocento.
Osservando il quadro "I mangiatori di patate" di Van Gogh, mi viene in mente un momento di incontro del nucleo familiare dove il padre Ernesto rimprovera la moglie Concetta sulla modalità di cucinare le patate, in quanto dopo aver lavorato duramente nei campi si sarebbe aspettato un buon pasto. Il suo pensiero è avallato dal figlio Nicola, mentre la figlia Giuseppina lo guarda come volesse chiedere lei scusa giustificando la madre.
Le parole possono creare dei muri che conducono alla chiusura dell'animo. Essa a volte ci aiuta a riflettere con noi stessi, altre volte per non farti sentire il dolore della solitudine i sogni ti aiutano a sopravvivere. Tutto ciò che mi circonda mi mette tanta allegria. Il mio essere introversa mi fa sentire estranea nei confronti della società.