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La fotografia è un pensiero che ogni fotografo ha. Quando un fotografo immortala un oggetto, penso che colga  cosa vuole comunicare.
 

Quando ho visitato  visto la mostra fotografica sono sbalordita per la bellezza delle foto. Mi è rimasta impressa  quella della lumaca, che cammina lenta e quando c’è brutto tempo, come ho visto nella foto,  si chiude nel suo guscio,  poi si rialza, e prosegue il suo cammino cioè il suo viaggio

È stata molto bella l’intervista al calciatore Siviglia Sebastiano, è un ragazzo molto generoso; mi è piaciuta la sua allegria e semplicità.

È stata molto bella l’intervista al calciatore Siviglia Sebastiano, è un ragazzo molto generoso; mi è piaciuta la sua allegria e semplicità.

Vedere la mostra di foto è come vedere un viaggio immaginario.La lumaca che è un’animale piccolo e lento ha la capacità di iniziare il viaggio superando molte difficoltà.

Quando siamo andati a Peschici, si è trattato di un’esperienza indimenticabile, svoltata l’ultima curva ci è apparso un meraviglioso paese adagiato su una rupe a picco sul mare che domina una baia incantevole. Qui, sulla costa si confonde il verde dei pini d’Aleppo che si specchiano nell’azzurro cristallino del mare. L’appuntamento con gli storici, Maria Teresa Rauzino ed il prof Giannini che ci hanno accompagnato durante il nostro itinerario, era alle 18 alla “Porta del Ponte” per accompagnarci al Castello.

Il piacere della vita in cui un individuo si sente vivo, rilassato, stando in compagnia. Durante il viaggio, la  personalità si arricchisce di nuove idee, confronti che permettono di migliorare la propria cultura facendoti comprendere e scoprire  la bellezza che esiste in noi. Ogni volta che viaggiavo, e tutt’ora lo faccio, sentivo e sento esplodere dentro di me la vita, magari con sensazioni che uno non riesce ad esprimere verbalmente.

Il viaggio tenutosi a  Peschici e’ stato lungo e faticoso,  ma divertente ed emozionante. Dopo aver fatto un giro panoramico per il centro storico abbiamo visitato il castello dove ci hanno fatto vedere le varie stanze delle torture medievali, con i relativi strumenti; usciti dal castello  siamo andati su e giu’ per le viuzze del paese tra un souvenir e l’altro.

Il Castello di Manfredonia, costruito da Manfredi, fu completato sotto i d’Angiò. Il Museo all’interno del Castello custodisce le misteriose stele Daunie (VII-VI secolo a.C.), provenienti da numerosi centri del foggiano. A non molta distanza dalla città fondata da Manfredi vi è Siponto, che, nonostante il peso della storia che porta con sé, non ha purtroppo oggi tracce del proprio passato remoto.

Manfredonia  è una città della provincia di Foggia di circa 58.000 abitanti. E’ un centro agricolo e di industria alimentare, chimica, meccanica. Il suo porto è importante per la pesca e per i collegamenti turistici con le Isole Tremiti. La città fu fondata da Re Manfredi nel 1256 nei pressi dell’antico centro di origine greca di Siponto, oggi zona archeologica di notevole importanza. Notevole è la costruzione del castello svevo-angioino  e della Chiesa di S.Maria (sec.