pizzica

Antonio Castrignanò e la sua musica

Giovedi 9 marzo il gruppo interviste di Fiori di carta si è recato al C.S.M. di San Cesario per incontrare il musicista Antonio Castrignanò, un ragazzo giovane che con la sua semplicità e allegria ci ha narrato il suo percorso musicale. La sua storia inizia nell’adolescenza quando nomi famosi come Luigi Chiriatti e Dina Durante  si avvicinarono alla cultura contadina influenzandolo nella riscoperta dei vecchi canti popolari. Antonio è un autodidatta e la sua crescita avviene nelle “putee” attraverso il dialogo con i personaggi che frequentavano quei luoghi.

Antonio Castrignanò e la sua musica

 

Nell'intervista con Antonio Castrignanò ci narra la sua storia iniziata nell'età adolescenziale quando influenzato da nomi  famosi come, Luigi Chiriatti e Dina Durante, si  avvicinò alla cultura contadina. In quel periodo, nelle "putee" a Calimera  con il  tamburello si raccontava la storia di una cultura che in pochi conoscevano e diventa così  il veicolo di sensazione e emozioni. La musica con la pizzica  rompe  gli argini della non conoscenza trasmettendo ai giovani un ritmo di danza  sublime e catartica.

Incontro con il musicista Antonio Castrignanò

Antonio Castrignanò ci racconta la sua adolescenza quando nomi famosi come Luigi Chiriatti e Rina Durante presero spunto dalla cultura contadina che Antonio fa rivivere nella sua musica con il tamburello. In quel periodo a Calimera la nuova musica esplode con gli Zimba e con i ritmi di alcuni paesi del medio oriente come la Tunisia e il Marocco. In questo nuovo percorso musicale nel 1990 il tamburello e il dialetto antico diventano i canali di comunicazione delle nostre radici.

Intervista alla Dottoressa Gabriella Della Monaca

Giovedì 9 febbraio 2017, noi ragazzi che partecipiamo al laboratorio pedagogico del giornale online "Fiori di carta", ci siamo recati, accompagnati dalla dott.ssa Rosella Vigilante e dalla dott.ssa Rossella Potenza, a Melpignano nella sede della fondazione "Notte della Taranta". Qui era ad attenderci la responsabile della comunicazione della Fondazione, la giornalista  Gabriella Della Monaca, che dopo averci cordialmente salutati e accolti, ci ha tenuto un discorso seguito dalle nostre domande.