Cataldo

San Nicolò e Cataldo a Lecce

Il complesso monumentale di San Nicolo' e Cataldo costituisce una memoria storica importante della nosta città. La chiesa è una preziosa gemma dello stile romanico pugliese ed è situata fuori dalle mura urbiche della città. La Chiesa fu edificata da Tancredi D'Altavilla , Conte di Lecce e ultimo re dei Normanni. I lavori della Chiesa terminarono nel 1180 quando Tancredi donò il complesso ai Benedettini.

Il complesso monastico di San Niccolò e Cataldo

La Redazione "Fiori di carta", giovedì mattina ha visitato la chiesa di San Niccolò e Cataldo perché il Fai ci ha aperto il monumento. La chiesa è una preziosa gemma del romanico pugliese è ubicata fuori dalle mura urbiche della città, ed è collegata al convento degli Olivetani. Infatti il complesso monastico benedettino, passò alla congregazione di Monte Oliveto nel 1494 e gli Olivetani fecero tantissimi interventi di epoca moderna con l'architetto Gabriele Riccardi. La chiesa presenta delle decorazioni pittoriche con affreschi molto simili a quelli di Santa Caterina a Galatina.

Il complesso monastico di San Niccolò e Cataldo

La Redazione "Fiori di carta", giovedì mattina ha visitato la chiesa di San Niccolò e Cataldo perché il Fai ci ha aperto il monumento. La chiesa è una preziosa gemma del romanico pugliese è ubicata fuori dalle mura urbiche della città, ed è collegata al convento degli Olivetani. Infatti il complesso monastico benedettino, passò alla congregazione di Monte Oliveto nel 1494 e gli Olivetani fecero tantissimi interventi di epoca moderna con l'architetto Gabriele Riccardi. La chiesa presenta delle decorazioni pittoriche con affreschi molto simili a quelli di Santa Caterina a Galatina.

Il complesso monastico di San Niccolò e Cataldo

La Redazione "Fiori di carta", giovedì mattina ha visitato la chiesa di San Niccolò e Cataldo perché il Fai ci ha aperto il monumento. La chiesa è una preziosa gemma del romanico pugliese è ubicata fuori dalle mura urbiche della città, ed è collegata al convento degli Olivetani. Infatti il complesso monastico benedettino, passò alla congregazione di Monte Oliveto nel 1494 e gli Olivetani fecero tantissimi interventi di epoca moderna con l'architetto Gabriele Riccardi. La chiesa presenta delle decorazioni pittoriche con affreschi molto simili a quelli di Santa Caterina a Galatina.

San Nicolò e Cataldo

Con la signora Rosella, siamo andati a visitare la Chiesa dei Santissimi Nicolò e Cataldo. Di questa chiesa mi è piaciuto moltissimo la decorazione romanica dell'arco che si trova all'ingresso. Questo complesso secondo me è di una bellezza unica e quindi racchiude un valore inestimabile per i suoi affreschi. La porticina segreta che collegava la chiesa agli Olivetani ,è stata aperta per noi, per facilitarci l'ingresso all'Università.  E' stato emozionante passare tra gli studenti che nel corridoio ripetevano le materie di esame.

Fuori dalle porte

Fuori dalle mura della città di Lecce, il gruppo “Fiori di carta” ha visitato l’ex convento dei Padri Domenicani di fuori e la chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo con l’annesso convento degli Olivetani. Il convento dei Domenicani di fuori ubicato sull’antica via per Lequile e Gallipoli, oggi via San Pietro in Lama. Nel XIV secolo esso apparteneva alla cosiddetta Provincia Regni e fu fondato dalla bolla pontificia di Papa Eugenio IV nel 1442.