blog di Vito Scardino

Lecce Sveva-Angioina

La fase di ristrutturazione urbana segna una battuta di arresto con l’aiuto degli Svevi, forse perché la città di Lecce si era attaccata troppo alla dinastia normanna. Sappiamo tuttavia che nel 1230 viene ricostruita la Cattedrale e l’intera piazza del Vescovato ad opera del vescovo Volturnio. Con la battaglia di Tagliacozzo (1268) e la sconfitta di Corradino, le proprietà degli Svevi vengono affidate a principi francesi fedeli al sovrano angioino, Lecce viene dunque affidata alla famiglia dei Brienne (1266-1356).

Lecce nell'Alto Medioevo

Per il primo periodo medievale, dalla caduta dell’impero romano fino all’anno 1000 d.c. Durante i travagliati periodi della guerra greco-gotica (591-598) scarsissime sono le notizie sulla città. Sappiamo che nel 549 fu saccheggiata dagli Ostrogoti e che, dopo il Vescovo Venanzio attestato nel 553, Lecce non fu più fino ad età normanna, sede vescovile. Dopo varie peripezie nel 668 tra la porta di Romualdo Duca di Benevento e  Costante,  Lecce viene divisa in due parti, la parte a Nord Ovest che comprende Brindisi e Oria dove sono attestati  vescovi latini è sotto il dominio dei Longobardi.

Lecce Medioevale

Il percorso parte da Porta Napoli, le cui le vestigia cinquecentesche ci riportano alla ristrutturazione delle mura urbiche e del Castello voluto da Carlo V. Da Porta Napoli è possibile recarsi all’interno del Cimitero Monumentale di Lecce, per visitare la Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo. Mentre in città, tornando indietro e percorrendo via Palmieri, si giunge sia in Piazza Duomo sia alla Cattedrale col campanile. Usciti da Piazza Duomo lungo Corso Libertini si arriva in prossimità di Porta Rudiae per girare a sinistra e andare al quartiere delle giravolte.

Lecce nel Basso Medioevo e Normanna

Nell’anno 1000 l’impero Bizantino riconquista la Puglia, ma sarà solo una tappa temporanea interrotta dagli attacchi dei Saraceni e Normanni. Dal 1047 con la vittoria del Guiscardo, Lecce è assoggettata ai Normanni. Nel 1057 vengono eletti parecchi vescovi, Teodoro, Goffredo d’Altavilla e in più il Conte Tancredi che divenne re di Sicilia. Nell’ XI° e nel XII° secolo assistiamo a una fase di forte urbanizzazione grazie alla edificazione di chiese, conventi e palazzi.

L'amore

 Amore mio

mi hai abbandonato

dopo tanti anni

di matrimonio con due figli da mantenere,

io che ti amavo tanto.

Torna amore mio,

amore mio

il mio cuore si strugge,

senza te, non so vivere!

torna

altrimenti,

morirò senza di te.

2014-10-29 Vito Scardino

Oggi, alla redazione di "Fiori di Carta"  a S. Cesario, dopo tanto tempo ho rivisto i miei  amici di Campi Salentina. Abbiamo parlato di vari argomenti; la Signora Rosella ha detto che dobbiamo  programmare  il trasporto per andare a visitare il Castello di Oria. Inoltre dobbiamo intervistare un famoso regista. Alla fine della riunione, verso mezzogiorno, siamo ritornati a casa.

I castagneti di Rossano Calabro

L'equipe del Centro Diurno di Lequile ha organizzato una gita culturale a Rossano Calabro in provincia di Reggio Calabria. Venerdì 24 ottobre, insieme ai miei amici, siamo partiti alle ore 08.00  e siamo arrivati alle ore 10.30, perchè  pioveva. Arrivati al castagneto siamo andati insieme alla guida a raccogliere le castagne. Il sentiero che conduceva in alto era in salita, io sono riuscito a salire, ma la discesa per me era difficoltosa e sono stato accompagnato dalla gentilissima signora Irene e dalla guida turistica.

Peschici

Il 17 e  il 18 settembre, insieme ai miei compagni del Centro Diurno ci siamo recati a Peschici.  Abbiamo percorso  in pullman 400 km ma non mi sono stancato perchè il tempo è trascorso velocemente. Io sono rimasto contento della gita, perchè  il territorio del Gargano è bello e variegato. Ci sono pinete secolari alle pendici delle colline. Una volta arrivati abbiamo visitato il paese per poi andare a cenare sul trabucco. Di notte,  le casette di  Peschici  sono piccoline , piccoline  tanto da farlo sembrare un presepe.. .

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