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La visita alle 4 Porte di Lecce

La visita alle 4 porte di Lecce è stata fantastica . La Porta Rudiae ha la facciata idealmente divisa in due parti : quella inferiore in cui è rappresentato il mondo dei fondatori civici ; in alto, invece , il trionfo dei fondatori religiosi ; al centro è il protettore unico di Lecce S.Oronzo. Piove, ma questo non ci impedisce di apprezzare le varie visite programmate in quel giorno.

Il complesso monastico di San Niccolò e Cataldo

La Redazione "Fiori di carta", giovedì mattina ha visitato la chiesa di San Niccolò e Cataldo perché il Fai ci ha aperto il monumento. La chiesa è una preziosa gemma del romanico pugliese è ubicata fuori dalle mura urbiche della città, ed è collegata al convento degli Olivetani. Infatti il complesso monastico benedettino, passò alla congregazione di Monte Oliveto nel 1494 e gli Olivetani fecero tantissimi interventi di epoca moderna con l'architetto Gabriele Riccardi. La chiesa presenta delle decorazioni pittoriche con affreschi molto simili a quelli di Santa Caterina a Galatina.

Il complesso monastico di San Niccolò e Cataldo

La Redazione "Fiori di carta", giovedì mattina ha visitato la chiesa di San Niccolò e Cataldo perché il Fai ci ha aperto il monumento. La chiesa è una preziosa gemma del romanico pugliese è ubicata fuori dalle mura urbiche della città, ed è collegata al convento degli Olivetani. Infatti il complesso monastico benedettino, passò alla congregazione di Monte Oliveto nel 1494 e gli Olivetani fecero tantissimi interventi di epoca moderna con l'architetto Gabriele Riccardi. La chiesa presenta delle decorazioni pittoriche con affreschi molto simili a quelli di Santa Caterina a Galatina.

Il complesso monastico di San Niccolò e Cataldo

La Redazione "Fiori di carta", giovedì mattina ha visitato la chiesa di San Niccolò e Cataldo perché il Fai ci ha aperto il monumento. La chiesa è una preziosa gemma del romanico pugliese è ubicata fuori dalle mura urbiche della città, ed è collegata al convento degli Olivetani. Infatti il complesso monastico benedettino, passò alla congregazione di Monte Oliveto nel 1494 e gli Olivetani fecero tantissimi interventi di epoca moderna con l'architetto Gabriele Riccardi. La chiesa presenta delle decorazioni pittoriche con affreschi molto simili a quelli di Santa Caterina a Galatina.

La festa della salute mentale

Il 10 ottobre il gruppo fiori di carta si è recato a Campi Salentina per partecipare all'evento organizzato dal Centro Diurno di Campi per la giornata della Salute Mentale . L evento è stato organizzato dagli operatori del C.S.M. ,della C.R.A.P. e del Centro Diurno e sono stati impegnati tutti i locali perchè si svolgeva la biblioteca umana, la tisaneria e la vendita di borracce . Hanno partecipato alla manifestazione tante persone che compravano oggetti e degustavano le varie essenze di thè e biscotti .

Rudiae nel passato

Il Salento fu abitato da popoli che hanno lasciato forti caratteri identitari come la lingua, le diverse forme delle ceramiche delle trozzelle, ma soprattutto il sistema degli insediamenti. Infatti si nota la diversità tra quello messapico e quello greco nel loro impianto. In un’area molto ristretta erano presenti tre insediamenti antichi: Cavallino, un abitato indigeno di età arcaica risalente al periodo messapico con le fortificazioni a blocchi squadrati; Rudiae che assume un ruolo dominante nel territorio dopo il decadimento della città di Cavallino nel V secolo a.C.

Fuori dalle porte

Fuori dalle mura della città di Lecce, il gruppo “Fiori di carta” ha visitato l’ex convento dei Padri Domenicani di fuori e la chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo con l’annesso convento degli Olivetani. Il convento dei Domenicani di fuori ubicato sull’antica via per Lequile e Gallipoli, oggi via San Pietro in Lama. Nel XIV secolo esso apparteneva alla cosiddetta Provincia Regni e fu fondato dalla bolla pontificia di Papa Eugenio IV nel 1442.

Parco Rudiae

Penultima tappa del nostro percorso della Civiltà Messapica, è il Parco Archeologico di Rudiae. Esso rappresenta uno dei siti più importanti dell'intera penisola salentina e Rudiae è un insediamento che si sviluppa dall'Età del Ferro (ottavo secolo a. C.) fino all'Età Tardo-Antica (sesto secolo d.C.). Essa è nota per aver dato i natali a Quinto Ennio, padre della Letteratura latina. E' un'intera area costituita da una serie di assi stradali, che sembrano convergere verso un grande spazio centrale all'insediamento, chiamata Grande Piazza pubblica.

Percorrendo l'itinerario delle quattro porte di Lecce

La redazione “Fiori di carta” con l’arrivo della primavera ha iniziato il percorso dell’ottavo numero: “Cattedrali, monasteri e conventi tra passato e presente” visitando Lecce e le quattro Porte. L’itinerario è stato suddiviso in quattro tappe: Porta Rudiae, Porta San Martino, Porta San Biagio e Porta Napoli. La guida turistica, dott.ssa Alice Bòttega ci ha illustrato la storia dei monumenti.

Le quattro porte di Lecce

La redazione "Fiori di carta" ha iniziato il percorso dell'ottavo numero da "Porta Rudiae", così chiamata perché riportava all'omonima e distrutta città di origine messapica. Fu ricostruita nel 1703 da Giuseppe Guido seguendo i canoni tradizionali dell'Arco di Trionfo. Infatti, osservando la porta, si notano le quattro colonne, due per lato che sorreggono il cornicione. Accanto a queste vi sono figure angeliche che rappresentano l'architettura civile e religiosa di quel tempo.

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